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Rune

(NON)

«Veit ek, at ek hekk
vindgameiði á
nætr allar níu,
geiri undaðr
ok gefinn Óðni,
sjalfur sjalfum mér,
á þeim meiði
er manngi veit
hvers af rótum renn.

Við hleifi mik sældu
né við hornigi,
nýsta ek niðr,
nam ek upp rúnar,
æpandi nam,
fell ek aftr þaðan.»

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(IT)

«Lo so io, fui appeso
al tronco sferzato dal vento
per nove intere notti,
ferito di lancia
e consegnato a Odino,
io stesso a me stesso,
su quell'albero
che nessuno sa
dove dalle radici s'innalzi.

Con pane non mi saziarono
né con corni [mi dissetarono].
Guardai in basso,
feci salire le rune,
chiamandole lo feci,
e caddi di là.»

(Edda poetica - Hávamál - Il Discorso di Hár 138-139)

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Ho incontrato le Rune molto presto nel mio cammino. Quando ero troppo piccolo per conoscere questo sistema, ancora alle elementari, avevo un sacchetto con dentro diversi tipi di pasta cruda che lanciavo per interpretare presagi. Era certo un gioco nel gioco, ma quando crescendo scoprii questo magico codice, esso mi incantò immediatamente.

Le rune sono un antico sistema di scrittura ideogrammico, vale a dire che, come per i geroglifici egizi o la scrittura ebraica, ogni segno non rappresenta solo un suono ma anche un concetto. Dei vari codici runici esistiti il Futark, che è quello che ho studiato, è composto da 24 simboli, ciascuno di essi legato ad un suono, ad un significato letterale e ad uno esoterico. Inoltre ciascuno di essi si collega a piante e alberi sacri, animali totemici, divinità specifiche e, naturalmente, svariati significati archetipici che ne fanno, come per i Tarocchi, un'antica enciclopedia del sapere misterico.

Se i Tarocchi hanno origine probabilmente in Italia, i natali delle rune sono molto più misteriosi. Sicuramente usate dai popoli celtici del nord, se ne trovano tracce simili tra gli etruschi, ma anche nelle antiche incisioni primordiali di Gobleki Tepe.

Qualunque sia l'origine di questi segreti sussurri, certa è la loro carica mistica che conduce ad un mondo shamanico dove uomo, natura, spirito, dei non sono ancora separati, ma vivono insieme nel mondo intrecciando le loro storie ed esperienze.

Ho cercato di studiare questo codice con il materiale che trovavo ma devo assolutamente la mia iniziazione ad Alessandra di Gesù, arrivata nella mia vita quando evidentemente ero pronto per aggiungere questo sapere alle altre mie conoscenze senza venirne travolto.

Come spiega lei, le Rune sono " segni ancestrali, simboli magici e di potenza che ci permettono di entrare in contatto con la nostra dimensione inconscia e con la Coscienza Collettiva. Il significato stesso della parola Run vuol dire segreto, sussurro, mistero. Esse furono, secondo la tradizione, donate da Odino agi uomini per consentire loro di conoscere e utilizzare le leggi che accordano l'armonia dell'universo."

Le rune sono dunque Archetipi che ci permettono di accedere ad un antico percorso iniziatico e di comunicare con il nostro inconscio, alla ricerca di noi stessi e del nostro ruolo nella divina tessitura.

Per dirla in termini quantistici, esse sono la trasposizione di quelle "informazioni" che l'energia porta in sè, che le permettono di dare forma alla materia e alla realtà, su tutti i piani cui possiamo accedere.

Alessandra mi ha guidato alle soglie di questo magico mondo, attraverso il suo percorso "Il cammino delle rune" che ho seguito prima come allievo e poi, una seconda volta come assistente. Mi ha condotto attraverso rituali legati alla ruota dell'anno, per imparare a riaccordarci al Ritmo del cosmo e mi ha saputo insegnare moltissime cose, non sempre e solo legate a questi mistici simboli.

Il mio viaggio in questo mistero è appena iniziato e continua, giorno dopo giorno, a chiamarmi e ad affascinarmi con la sua magia.

 

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